Descrizione e scopo
Il percorso non si ferma
Il Ministero della cultura e la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali promuovono congiuntamente un’iniziativa di valorizzazione del progetto di candidatura di Grosseto e delle altre nove città finaliste alla “Capitale italiana della cultura” 2024, avviando un percorso dedicato di capacity building, volto alla definizione degli strumenti metodologici e al rafforzamento delle competenze già emersi in fase di candidatura.
Il progetto prevede lo svolgimento di una serie di incontri e confronti con esperti di industrie culturali e creative, di comunicazione, audience development e creazione di reti territoriali, di management, economia delle imprese culturali e terzo settore, nell’ottica di supportare le Amministrazioni locali nell’implementazione delle progettualità messe in campo per la competizione ed evitarne la dispersione.
Verso il verdetto: mercoledì 16 marzo la proclamazione della vincitrice
Grosseto fra le dieci finaliste
La comunicazione ufficiale è arrivata lunedì 31 gennaio dal Segretariato generale del ministero della Cultura: Grosseto è tra le dieci finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura 2024. Le altre nove sono Ascoli Piceno, Chioggia, Mesagne (Brindisi), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio (Genova), Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (Siracusa), Viareggio e Vicenza. La squadra delle “pretendenti”, da 23 si riduce dunque a dieci. E Grosseto e Viareggio restano le uniche due candidate toscane. La giuria ha ritenuto che il dossier di candidatura presentato dal capoluogo maremmano – all’insegna del binomio vincente tra ambiente e cultura – sia meritevole di concorrere al prestigioso titolo attualmente detenuto da Procida per il 2022, che cederà poi il testimone a Brescia e Bergamo per il 2023. Un riconoscimento dalle implicazioni inestimabili per le prospettive di un territorio.
«Un risultato straordinario – commentano il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, e l’assessore alla Cultura, Luca Agresti – che conferma le nostre aspettative e rende merito all’impegno coordinato e costante di tutta la comunità verso un obiettivo storico per il territorio. Grosseto è nella top ten delle città italiane che si sono distinte in ambito culturale. Tutto ciò ci rende orgogliosi del lavoro che l’amministrazione comunale ha fatto e continua a fare in questo ambito, al di là delle critiche strumentali che ci sono state indirizzate. Dal ministero della Cultura, invece, ecco l’ulteriore conferma che in questi anni abbiamo saputo fare un grande salto di qualità rispetto al passato, riuscendo ad affiancare al patrimonio naturale del territorio il suo profondo valore culturale, la sua ambizione, il suo grande fermento di idee, progetti e conoscenze legato al mondo delle istituzioni, delle associazioni, dei comitati. Grazie a questo riconoscimento prende ulteriore forza e slancio il nostro più ampio progetto del Piano strategico della cultura, faro delle politiche e iniziative che mirano a riaffermare il ruolo culturale di Grosseto e straordinario strumento di marketing territoriale. Il nostro ringraziamento va al Segretario generale Luca Canessa, al dirigente Felice Carullo, al funzionario Anna Bonelli, a Promo PA e a tutta la struttura comunale che da mesi lavora per questo obiettivo».
Il lavoro continua. La procedura prevede adesso che il Comune di Grosseto – come le altre nove finaliste – presenti nuovamente il proprio dossier di candidatura, questa volta in un’audizione da remoto, giovedì 3 o venerdì 4 marzo, che verrà trasmessa anche in diretta streaming sul canale YouTube del Ministero: un’ora di tempo – 30 minuti per l’esposizione del progetto e altri 30 minuti per rispondere alle domande della giuria – per convincere che Grosseto merita di essere la Capitale italiana della cultura 2024. Il verdetto finale della giuria è atteso entro il 29 marzo.
Dossier candidatura di Grosseto a Capitale Italiana della Cultura 2024
La Candidatura è promossa dal Comune di Grosseto, con il sostegno dei Comuni e delle istituzioni di tutto il territorio.
In allegato il “concept”, documento in cui si illustrano i dettagli del progetto.
Nella sezione link il bando pubblicato dal Ministero della Cultura