Tre spettacoli in un’unica serata con Face Off–Tra le mura oltre. Il festival dedicato alla danza a cura della Compagnia Simona Bucci/ Compagnia degli Istanti, torna nel Giardino dell’archeologia (Grosseto) giovedì 26 agosto alle 21.15 con tre esibizioni “Acqua di pietra”, l’anteprima di “Partie vide” e “Meraki”. L’ingresso costa 3 euro: è consigliata la prenotazione ai numeri 328 6452779 o 340 1369666 oppure inviare una mail a info@compagniadegliistanti.it. Per assistere all’evento occorre avere il Green pass. “Acqua di pietra. Fonti di prodigi” è prodotto dall’associazione AnimaScenica in collaborazione con l’Archivio delle tradizioni popolari della Maremma grossetana. I testi e la regia sono di Irene Paoletti, anche interprete insieme con la coreografa Isabella Tattarletti, mentre la musica è affidata a Emanuele Bocci (pianoforte, percussioni, fisarmonica) e i costumi sono di Jasmin Lepore. «Lo spettacolo – dicono dalla compagnia – si immerge nell'entroterra mitologico della Maremma seguendo la “via dell'acqua”, cioè narrando le storie e leggende legate alle fonti d'acqua più interessanti del territorio maremmano. L'acqua, elemento primario, originario e indissolubile dell'universo conduce in un percorso mistico tra sacro e profano. Lo spettacolo si sviluppa in un susseguirsi di immagini suggestive e evocative di narrazioni poetiche, danza contemporanea e musica». La seconda esibizione è affidata alla Compagnia degli Istanti: Françoise Parlanti presenta in anteprima “Partie vide”, ideato in collaborazione con Eleonora Chiocchini, con il sostegno del ministero dei Beni culturali e della Regione Toscana. «“Partie Vide” – dicono dalla compagnia – indaga il concetto di abitare il vuoto, quest’ultimo inteso come spazio di relazione e dialogo fra un corpo femminile e tre elementi scenografici: due sedute e una cornice. È proprio la scenografia, realizzata appositamente da Paolo Morelli, che diventa un tutt’uno con il corpo che la muove e contemporaneamente architettura spaziale da esso separata. Il tempo dell’azione è un flusso continuo, un unico viaggio in cui musica, scenografia e partitura fisica riempiono i sensi di chi osserva». La serata si concluderà con “Meraki” spettacolo prodotto da Yoy Performing Arts/Nuovo Balletto di Toscana in collaborazione con Meccaniche della Meraviglia, ideato da Emma Zani, Timoteo Carbone e Luca Parolin. Sul palco saliranno Emma Zani e Roberto Doveri. «"Meraki" – dicono dalla compagnia – è una performance costruita “intorno e con” un’opera del grande artista, “Leone d’oro” alla Biennale di Venezia, Medhat Shafik. L’opera d’arte non è più relegata a semplice elemento scenografico ma diventa coprotagonista dell’azione performativa: per un attimo prende vita, facendo esplodere tutta la sua potenzialità espressiva attraverso la musica ed il movimento. Gli oggetti di Shafik, costruiti da elementi sovrapposti di juta, garze e tessuti dai colori naturali e splendenti, sono una metafora della stratificazione della storia, dei danni dell’uomo alla natura e la ricostruzione, dopo un evento traumatico, si trasforma in un viaggio onirico che trae la sua forza dalla fragilità delle cose».