Si è tenuto oggi al Polo universitario grossetano il convegno “Approcci vecchi e nuovi alla violenza di genere”, organizzato dall'Amministrazione comunale in collaborazione con la Commissione per le Parità e le Pari Opportunità del Comune di Grosseto.
Alla tavola rotonda hanno partecipato gli studenti degli istituti Rosmini e Bianciardi, nonché le massime autorità cittadine. Tra queste il primo cittadino Antonfrancesco Vivarelli Colonna, il prefetto Paola Berardino, il questore Antonio Mannoni, il comandante provinciale dei Carabinieri Sebastiano Arena e il direttore Unità operativa complessa di psichiatria zona grossetana Edvige Facchi. A intervenire anche la presidente della Commissione per Parità e Pari Opportunità Carla Minacci e i referenti Coeso responsabili dello sportello Sam.
Un momento di riflessione importante nato dalla volontà della stessa Amministrazione, d'accordo con la Commissione, di riflettere su temi delicati come quelli del femminicidio e della violenza sulle donne.
“La violenza di genere è un problema diffuso – commenta il primo cittadino Antonfrancesco Vivarelli Colonna –. Le statistiche possono variare, ma una cosa è certa: le donne che sperimentano forme di violenza, sia essa fisica, psicologica, sessuale o economica, sono ancora troppe. Fondamentale è chiedere aiuto. La donna vittima di violenza può contattare centri antiviolenza, servizi sociali o forze dell'ordine. Importante è anche confidarsi con amici o familiari di fiducia. Giornate di riflessione come quella di oggi sono fondamentali per sensibilizzare la comunità e promuovere il cambiamento. Solo insieme, lavorando in sinergia, possiamo auspicare un miglioramento. È necessario – continua -, nonché doveroso, come amministratori e padri di famiglia, promuovere la consapevolezza e il supporto necessari per combattere questo fenomeno, fornendo sostegno alle vittime e creando reti di supporto e di promozione di un ambiente sicuro”.
È intervenuta anche la presidente della Commissione per le Parità e le Pari Opportunità del Comune di Grosseto, Carla Minacci: “La violenza – spiega - è purtroppo parte integrante della società odierna e si declina sotto le più svariate forme. C'è violenza sui soggetti fragili, nelle relazioni familiari, nelle scuole, nello sport. Dobbiamo allora saper rispondere alla violenza attraverso l'educazione e il rispetto del prossimo. La partecipazione attiva degli studenti e delle massime autorità a questo evento è già un passo importante e testimonia un approccio condiviso nel voler affrontare questo complesso problema”.