“Le telecamere installate dal Comune di Grosseto in città e nelle frazioni funzionano e sono determinanti per la conclusione delle indagini di volta in volta portate avanti dalle varie forze dell’ordine”. A sottolinearlo sono il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Sicurezza, Fausto Turbanti, anche in seguito al buon esito di recenti fatti di cronaca.
“Grazie al nostro sistema di videosorveglianza – continuano Vivarelli Colonna e Turbanti - nei giorni scorsi è stato possibile individuare i responsabili della rissa avvenuta in centro il 7 gennaio e in un’altra occasione il ladro che ha minacciato don Claudio Piccinini, parroco di Alberese. Questo solo per citare due esempi recenti per i quali la tecnologia messa in campo da questa Amministrazione è stata decisiva per identificare i colpevoli. Abbiamo messo in campo un investimento che ha consentito di dotare il nostro territorio, frazioni comprese, di ben 340 telecamere, di cui 85 per la lettura delle targhe: una vera e propria rete capillare di videosorveglianza. La sicurezza dei cittadini è sempre al primo posto. Le telecamere sono collegate con la centrale operativa della Polizia municipale, con la Questura e con i Carabinieri, proprio per garantire un presidio costante e una continua collaborazione tra le forze dell’ordine al servizio della città e delle frazioni. Chi fosse scettico sulla tecnologia che stiamo utilizzando, può vedere che la strada intrapresa è quella giusta”.
La rete di collegamento è prevista dal Piano delle infrastrutture per la sicurezza concordato da Comune, Prefettura e forze dell’ordine ed è realizzata grazie al contributo di Netspring, società in house del Comune. Un impegno, da parte dell’Amministrazione, che consente il monitoraggio degli accessi alla città e di zone ritenute sensibili.